Magnesio

I sali minerali, composti inorganici che non contengono carbonio organico, svolgono importanti funzioni nel corpo umano e sono classificati in macroelementi, microelementi e oligoelementi. Appartengono alla prima categoria calcio, fosforo, zolfo, potassio, cloro, sodio e magnesio. Quest’ultimo ha un ruolo molto importante nell’organismo e contribuisce a mantenerlo in buona salute.

Nel corpo sono generalmente presenti 20-28 grammi di magnesio e questi si concentrano nelle ossa (50-60%), nei tessuti molli (39%) e nel sangue (1%); la sua concentrazione in condizioni ottimali deve attestarsi intorno a 0,75-0,95 mmol/L.
Questa breve guida vuole fornirvi quante più informazioni possibili su questo macroelemento e perciò analizzeremo nel dettaglio le sue principali proprietà e i benefici apportati. Ci soffermeremo, quindi, sul regime alimentare volto all’incremento dei livelli di magnesio; parleremo di eccessi e carenze e faremo un rapido excursus sull’importanza del minerale in gravidanza.

Proprietà e benefici del magnesio

Il magnesio è coinvolto in molteplici reazioni che si svolgono all’interno delle cellule ed è il cofattore di centinaia di enzimi che prendono parte a processi diversificati quali il funzionamento di muscoli e nervi, la sintesi proteica, la correzione della glicemia e la regolazione della pressione arteriosa.
Possiede innumerevoli proprietà che possono essere così riassunte:

  • Fissa il calcio nelle ossa e nei denti contrastando così l’insorgenza di osteoporosi e carie.
  • Rilassa il sistema nervoso e i muscoli ed è, perciò, l’ideale se soffrite di crampi muscolari e spasmi.
  • Partecipa al metabolismo di proteine, zuccheri e grassi.
  • Favorisce la coagulazione del sangue.
  • Regola il pH dell’organismo.
  • Prende parte ai processi digestivi.
  • Svolge una leggera azione lassativa.
  • Promuove l’assimilazione delle vitamine C, E e del gruppo B.
  • Dona energia al corpo e alla mente.
  • Contribuisce a mantenere in buona salute il muscolo cardiaco.
  •  È coinvolto nella sintesi proteica.
  • Partecipa alla sintesi del glucosio.

La sua assunzione vi aiuta a combattere l’astenia generalizzata e i disturbi dell’umore come stati d’ansia e/o di depressione.
Aiuta le donne in età fertile e in menopausa perché contrasta la sintomatologia correlata a tali condizioni; livelli corretti di magnesio garantiscono, inoltre, una buona fertilità.

Alcuni studi hanno, infine, portato alla luce due interessanti potenzialità di questo minerale: pare, infatti, che la sua assunzione possa prevenire ictus e neoplasie pancreatiche.

I principali alimenti che contengono il magnesio

Il magnesio è contenuto in diversi alimenti e tra questi si annoverano cereali integrali (frumento, segale, riso), frutta secca (noci e mandorle), semi di sesamo e di girasole, ortaggi a foglia verde, soia, legumi (ceci, fagioli borlotti, lenticchie, fave e piselli), banane e cacao.

Limitate, invece, l’assunzione di zucchero raffinato, sale e bevande alcoliche perché ne ostacolano l’assorbimento.
Il fabbisogno quotidiano di magnesio si aggira intorno a 300-500 mg, ma questi numeri sono destinati a crescere se sussistono le seguenti condizioni:

  • eccessiva sudorazione;
  • dissenteria;
  • emesi;
  • disturbi renali;
  • trattamento farmacologico a base di diuretici antipertensivi;
  • assunzione di determinate tipologie di antibiotici.

Quando è necessario acquistare un integratore a base di magnesio?

Molte persone presentano scarsi livelli di magnesio e forse anche voi, inconsapevolmente, siete in deficit.
Una sudorazione eccessiva nel corso dei mesi più caldi o la pratica di un’attività sportiva fondata sulla lunga durata o sulla resistenza determinano, difatti, la perdita di una grande quantità di sali minerali.
L’integrazione di quanto perso è fondamentale anche al fine di mantenere gli equilibri dentro e fuori le cellule.

La carenza di magnesio

La carenza di magnesio identifica una condizione meglio nota come ipomagnesemia. Le cause che concorrono a definirla sono molteplici e comprendono:

  • scarsa assunzione di cibi che forniscono un elevato apporto di tale minerale;
  • incremento dell’escrezione renale e/o fecale;
  • terapia farmacologica antiacida a base di inibitori della pompa protonica.

L’ipomagnesemia non sempre si manifesta con una particolare sintomatologia; in taluni casi potete, però, accusare anoressia, nausea, emesi, disturbi neuromuscolari (crampi, eccitabilità), disfunzioni cardiovascolari (aritmie, dilatazione dei vasi sanguigni), alterazioni del metabolismo e coma. Un ulteriore segno distintivo di questa condizione è rappresentato dalla comparsa di macchie bianche sulla superficie delle unghie.
La carenza di magnesio talvolta può anche essere la diretta conseguenza di patologie che non consentono il corretto assorbimento del minerale da parte dell’organismo e tra queste si annoverano la celiachia, la pancreatite, il morbo di Crohn, il diabete mellito di tipo 2, le ulcere e la colite.

L’eccesso di magnesio

Il surplus di magnesio può avere origini diverse:

– alimentare con conseguente smaltimento da parte dei reni;
sovradosaggio nell’assunzione di integratori dedicati con sintomatologia ben precisa che comprende nausea, emesi, dissenteria e crampi addominali;
grave insufficienza renale che inficia l’escrezione urinaria (ipermagnesemia). Si segnalano depressione del sistema nervoso centrale, ipotensione, dolorabilità muscolare, confusione, disturbi respiratori e cardiaci. Il trattamento medico in questi casi prevede la somministrazione, per via endovenosa, di calcio gluconato e l’assunzione di diuretici per stimolare la minzione e la conseguente eliminazione di magnesio attraverso i reni. La grave compromissione di questi ultimi richiede, invece, l’intervento della dialisi.

L’ingestione giornaliera del minerale, in dosi superiori a 5 grammi, può infine provocare in linea generale delle vere e proprie intossicazioni con repentini cali pressori, depressione, letargia, difficoltà respiratorie e arresto cardiaco.

Effetti collaterali e controindicazioni del magnesio

Prima di assumere un qualsiasi integratore a base di magnesio è bene contattare, per scopi precauzionali, il proprio medico curante.
Questa asserzione è sempre valida, ma diventa di vitale importanza se state seguendo determinate terapie farmacologiche perché possono sussistere delle controindicazioni.

  • Medicinali per il controllo della pressione arteriosa: l’assunzione combinata può causare un eccessivo abbassamento dei valori pressori.
  • Bisfosfonati: questi farmaci vengono prescritti in caso di osteoporosi, neoplasie con metastasi ossee, forme tumorali al seno e alla prostata. Il magnesio può, però, ridurre drasticamente la quantità di principio attivo assorbita dal corpo, inficiando così le cure.
  • Antibiotici quali le Tetracicline, i Chinolonici e gli Aminoglicosidici devono essere ingeriti a distanza di qualche ora dal minerale.
    Prima di iniziare la terapia a base di magnesio, leggete con attenzione quanto riportato sul foglietto illustrativo e attenetevi scrupolosamente a quanto riportato al fine di prevenire possibili effetti collaterali che comprendono:
  • nausea;
  • dissenteria;
  • ipotensione;
  • inappetenza;
  • dolorabilità muscolare;
  • aritmie cardiache.

Il magnesio in gravidanza

Il magnesio svolge un ruolo fondamentale anche nel corso della gestazione e per questo motivo è bene assumere ortaggi a foglia verde, cereali integrali, legumi, pesce azzurro, patate, banane e gli integratori dedicati.
Questi ultimi possono essere acquistati nelle farmacie, ma devono essere sempre presi sotto stretto controllo medico: il dosaggio viene, difatti, stimato dal ginecologo sulla base del fabbisogno e delle caratteristiche della donna e del feto.

Questo minerale nel corso della gravidanza svolge molteplici funzioni:

  • favorisce la distensione della muscolatura uterina al fine di scongiurare un possibile parto prematuro;
  • allontana il rischio di iperemesi gravidica (vomito incontrollato);
  • contribuisce a mantenere in buona salute in nascituro perché promuove il corretto sviluppo del meccanismo digestivo.

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