Ferro

Il ferro è un elemento imprescindibile della propria dieta. In effetti, tale sostanza riesce a conferire alcune proprietà essenziali per il corpo umano. In una buona dieta, dovete sempre di integrare alimenti che contengono ferro, non trascurandoli troppo. Allo stesso tempo però, come tutte le altre cose, è anche consigliato non eccedere troppo con pietanze e cibi che possiedono molto ferro. Per riuscire ad avere un punto di vista equilibrato sul ferro occorre conoscere davvero tutto in merito a tale elemento. Ecco quindi la guida completa sul ferro, le funzioni che svolge, dove si trova e a cosa bisogna prestare attenzione!

Ferro: cos’è?

Il ferro è un macro-elemento. Questa parola potrà sembrarvi strana ma in realtà viene utilizzata con qualsiasi minerale presente in grandi quantità nel corpo umano. Secondo alcune stime infatti, il ferro è forse il minerale con più frequenza all’interno dell’organismo. Dati autorevoli riportano che all’interno del corpo ci siano circa 4 grammi di ferro. Le funzioni che svolge il ferro risultano essere fondamentali per l’organismo e senza una presenza costante di tale elemento chimico potrebbero esserci gravi conseguenze di salute.

Quali sono le funzioni del ferro?

Dopo aver visto per grandi linee cos’è il ferro dovete assolutamente conoscere quali sono le funzioni che questo elemento necessario svolge all’interno dell’organismo. In realtà, per essere precisi occorre specificare con grande attenzione quali sono le funzioni che il ferro svolge. In primo luogo, il ferro è eccezionale per quanto riguarda la funzione di sintesi dell’emoglobina. L’emoglobina è quell’elemento che trasporta l’ossigeno nel sangue, dunque svolge un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Il ferro fa sì che l’emoglobina possa essere sintetizzata nel modo giusto senza creare disturbi o disfunzioni all’organismo. Ancora, il ferro serve anche per la sintesi della mioglobina e del collagene. Tuttavia, le funzioni di questa sostanza non si limitano solo alla sintesi degli elementi. Infatti, il ferro svolge una funzione fondamentale anche per quanto riguarda il processo di respirazione cellulare. Infine, il ferro viene utilizzato dal corpo umano quando si tratta dell’operazioni di metabolismo degli acidi nucleici. Come avete potuto notare quindi, le funzioni del ferro sono davvero molte, per questa ragione occorre sempre tenere presente il livello di tale elemento chimico nel vostro corpo.

Diverse tipologie di ferro

Inoltre, per comprendere ancora meglio le funzioni del ferro, bisogna capire quali sono le diverse tipologie di tale elemento. Infatti, è possibile dividere questa sostanza in due categorie, entrambi presenti nel corpo umano. Le categorie che potete trovare sono Ferro EME Ferro non-EME.

  • Ferro EMEquesta variazione viene detta anche ferro emico. In questo particolare stato, il ferro si lega all’emoglobina o alla mioglobina. Inoltre, per comprendere se il ferro è di tipo EME bisogna capire se è presente lo ione ferroso. In chimica, quest’ultimo elemento viene indicato con il simbolo Fe2+. Il simbolo indica difatti lo stato d’ossidazione dell’elemento e se in questo stato di ossidazione il ferro si può legare all’ossigeno e svolgere la sua funzione di sintesi del’emoglobina.
  • Ferro non-EME: naturalmente, si tratta del contrario del ferro emico e non a caso per esteso si può anche denominare ferro non emico. A cambiare in questo elemento è lo stato d’ossidazione. Infatti, quest’ultimo non verrà più indicato con il simbolo Fe2+ ma piuttosto con il simbolo Fe3+. Ciò significa che il ferro non si legherà più all’emoglobina ed all’ossigeno in particolare. In questo specifico caso, in presenza dello ione ferrico (Fe3+) il ferro non-emico si lega ad alcune proteine contenute nel vostro corpo umano. Tra le proteine più comuni con le quali il ferro si lega si trova la ferritina, proteina utile che si trova in alcune zone del corpo umano come il fegato oppure la milza.

In quali alimenti si trova il ferro?

Ora che conoscete anche la differenza delle varie tipologie di ferro, è più facile riuscire a distinguere anche i vari alimenti che contengono tale macro-elemento. Infatti, ci sono alcuni cibi oppure pietanze che contengono ferro emico ed altre invece che contengono ferro non emico. Per seguire una corretta dieta naturalmente, dovete assumere le giuste quantità sia degli alimenti con ferro EME che degli alimenti contenenti ferro non-EME.

– Alimenti con ferro EME: occorre partire prima con quegli alimenti che al loro interno contengono il minerale allo stato emico. Ricordate che tali alimenti contengono lo ione rappresentato con la simbologia chimica Fe2+. Il ferro emico è presente in grande quantità nelle carni animali. Specificatamente le carni rosse contengono una maggiore quantità di ferro EME. Questo è dovuto alla presenza della mioglobina in tali alimenti, elemento che si lega al minerale del ferro emico. Oltre alle carni rosse, è realmente difficile trovare altri alimenti che possiedono al loro interno il ferro EME. C’è da dire comunque, che anche l’assunzione di alcuni pesci può fornirvi una buona dose di ferro emico. Comunque, dovete ricordare che il ferro emico viene assorbito meglio dal corpo umano rispetto al ferro non-EME.

– Alimenti con ferro non-EME: il ferro non-EME è contenuto in una grande quantità di alimenti. Non a caso, è possibile trovare questo elemento chimico in quasi tutti i cibi oppure le pietanze che comunemente vengono assunte a tavola durante la giornata. Il ferro non emico viene assorbito con maggiore difficoltà dal corpo umano ed il processo di assorbimento potrebbe durare diverso tempo. Due elementi che possiedono una grande quantità di ferro non-EME sono soprattutto il cacao ed il lievito. Quando si parla di cacao, dovete intendere quello puro, senza dolcificanti, conservanti ed elementi aggiuntivi che ne alterano la sostanza. Grandi quantità di ferro non emico sono contenute anche nelle verdure e nei vegetali. In particolare, potete trovare dosi di questa sostanza in alimenti come spinaci, radicchio e broccoli. Infine, è possibile trovare piccole tracce di ferro non-EME anche in alimenti molto comuni, che vengono utilizzati comunemente da milioni di persone come ad esempio, il pane, la pasta ed il riso.

Carenze ed eccessi di ferro: quali sono i rischi?

Come si diceva anche prima, il ferro è un elemento importante all’interno del corpo umano. Tuttavia, occorre prestare attenzione alla sua assunzione e dovete sempre essere equilibrati con il livello di ferro presente nel proprio organismo. Infatti, sia una carenza che un eccesso di ferro può portare ad alcune conseguenze disastrose a dal punto di vista salutare. Comunque, i rischi maggiori sono dovuti ad una carenza di ferro. Quest’ultima è un fenomeno negativo molto comune e potete avvertirlo attraverso sintomi facilmente riconoscibili. Quando subite una carenza di ferro, potete avvertire stanchezza muscolare, astenie e palpitazioni. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura ad avvertire nevralgia, infezioni contratte facilmente ed anemia. Quando si parla di eccesso di ferro invece, i sintomi possono essere diversi. In tale caso infatti, alcuni organi del vostro organo potrebbero dare segni di disfunzionamento e danneggiarsi. Gli organi in questione possono essere il miocardio, il pancreas e le ghiandole surrenali.

Medicinali che facilitano l’integrazione del ferro

In alcuni casi, potrebbe essere utile assumere medicinali che facilitano l’integrazione del ferro. In effetti questa misura potrebbe essere appropriata in circostanze particolari, con ad esempio persone che soffrono di siderosi, fenomeno detto anche tossicità del ferro. Gli antiacidi ad esempio, sono un ottimo rimedio per facilitare nel vostro organismo l’assunzione del ferro. Tuttavia, prima di arrivare ad una situazione del genere è obbligatorio ottenere prima un consulto medico. Dopo un’attenta analisi di un medico esperto sarà possibile comprendere quali sono i medicinali da assumere per regolare il ferro nell’organismo.

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