Calorie della Bresaola
La bresaola è un alimento ricco di proprietà benefiche per l’organismo, consumata soprattutto da persone che seguono una dieta o dagli sportivi poiché povero di
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Cosa sapere sulla bresaola: proprietà, calorie e controindicazioni
La bresaola è un prodotto tipico Valtellinese. Molto apprezzato in tutto il Paese, il salume si ottiene tramite la salatura, l’essiccazione e la stagionatura di carne di manzo o bue. Il taglio interessato è il filetto.
Si differenzia dagli altri salumi italiani per il sapore particolare che la caratterizza: dolce e delicato. Il salume si presenta di forma cilindrica e ha una colorazione rosso intenso, più scuro sui bordi. Al tatto la carne deve risultare elastica e compatta.
Per le sue particolari caratteristiche, e il singolare metodo di produzione utilizzato, alla bresaola della Valtellina è stata assegnata la certificazione IGP.
La bresaola appartiene alla categoria dei salumi, ma a differenza della maggior parte di essi non viene sottoposta a macinatura, condimento né arrotolamento.
Presenta un moderato contenuto di colesterolo e lipidi saturi. Condizione che la rende adatta anche a soggetti che seguono regimi alimentari contro l’ipercolesterolemia.
Se invece si parla di sali minerali, la bresaola è ricca principalmente di ferro. Tale elemento è presente in quantità tali che il salume può sostituire tranquillamente la carne e il pesce dal punto di vista nutrizionale. Buono anche il livello di fosforo e potassio.
Dal punto di vista vitaminico, in questo particolare salume troviamo una buona concentrazione di vitamina B1, B12 e vitamina PP.
Riportiamo di seguito un elenco delle principali sostanze nutritive presenti nella bresaola. I dati riportati di seguito fanno riferimento a 100 grammi di salume.
Date le sue caratteristiche nutrizionali, la bresaola può essere considerata sia come un alimento da consumare singolarmente che utilizzata in qualità di ingrediente per ricette di antipasti, primi piatti e secondi piatti.
Come alimento singolo, viene utilizzata soprattutto come antipasto o servita come secondo piatto. Parlando invece della bresaola intesa come ingrediente, questa trova impiego in tante ricette adatte ad ogni pasto della giornata.
Si sposa bene con formaggi, erbe aromatiche, verdure a foglia e ortaggi come ad esempio pomodorini, zucchine e fiori di zucca. Ottimi anche gli abbinamenti con cereali e derivati.
Tra le ricette più famose che prevedono l’utilizzo della di questo prodotto ricordiamo gli involtini di bresaola e stracchino e il risotto con la bresaola.
Essendo caratterizzata da un elevato contenuto in sodio, la bresaola deve essere consumata con moderazione da quanti soffrono di pressione alta. Anche le donne in gravidanza devono fare molta attenzione a non eccedere nel consumo di bresaola. La ragione è sempre da ricondursi alla presenza di sodio, che può incentivare l’insorgenza dell’ipertensione gestazionale.
Sempre rimanendo in tema di gestanti, a differenza di molti salumi, la bresaola non è ritenuta pericolosa per quanto riguarda il rischio di contrarre la toxoplasmosi, patologia di natura parassitaria piuttosto pericolosa per il feto.
La ragione per cui questo salume non è ritenuto a rischio riguarda la carne utilizzata: il manzo, come il cavallo, non contiene generalmente il toxoplasma nelle fibre muscolari.
Segnaliamo inoltre che la bresaola non è interessata nemmeno da rischio di contrarre il verme solitario, pericolo che riguarda in modo pressoché esclusivo la carne di suino.
Un problema per il quale invece la bresaola può essere accomunata con gli altri salumi è quello dell’aggiunta di nitriti. Sostanze che vengono aggiunte alla carne per preservarne le caratteristiche e aumentare i tempi di conservazione.
Tali sostanze sono però risultate cancerogene se assunte in dosi significative. È necessario però chiarire, anche al fine di non creare inutili allarmismi, che non tutta la bresaola contiene nitriti. Vi sono infatti casi in cui queste sostanze vengono sostituite con i nitrati, che sono meno pericolosi. In taluni altri casi invece è possibile trovare anche bresaola senza conservanti.
Per maggiore sicurezza vi invitiamo a verificare la lista degli ingredienti, riportata obbligatoriamente, sull’etichetta del prodotto prima di acquistarlo.
Mangiare bresaola non costituisce comunque un problema per la salute se si rispettano le dosi raccomandate per tutte le carni conservate: può essere consumata circa due volte a settimana, considerando una porzione di 50 grammi.
A differenza della maggior parte dei salumi, la bresaola contiene lipidi saturi e colesterolo in quantità moderate. Condizioni che consentono di inserirla anche nell’alimentazione di chi segue una dieta ipocalorica o ipolipidica. Non solo. Possono mangiare bresaola anche quanti devono seguire una dieta contro l’ipercolesterolemia.
Allo stesso tempo, essendo ricco di proteine con un alto valore biologico, questo salume risulta molto utilizzato nelle diete dimagranti. Anche i regimi alimentari seguiti dagli sportivi ne prevedono l’assunzione.
In conclusione possiamo dire che la bresaola va bene per pressoché tutte le diete, incluse quelle mirate a perdere peso. In caso di dubbi però è necessario rivolgersi al proprio medico.
La bresaola è un alimento ricco di proprietà benefiche per l’organismo, consumata soprattutto da persone che seguono una dieta o dagli sportivi poiché povero di
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