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Riso: quantità e qualità proteica
Quando si fa riferimento alle proteine del riso, il collegamento diretto è al processo incentrato sulla loro estrazione a partire dal seme di quel cereale, denominato Oryza sativa. Il chicco di riso, noto come cariosside, contiene grosso modo il 7% di proteine. In termini quantitativi, non sono molte. Anzi, tutt’altro. Tuttavia, se si prendono in considerazione gli altri cereali, l’apporto proteico del riso risulta maggiore. In ogni caso, il valore fa equilibrare l’effettivo apporto proteico, quello di cui l’’organismo necessita per l’assimilazione dei cibi. Il valore biologico si conferma un parametro di valutazione delle proteine decisamente importante, dato che maggiore sarà la loro presenza e più alto sarà il contenuto degli aminoacidi essenziali che risultano presenti in quel cibo.
In termini qualitativi, le proteine del riso mancano di triptofano e di lisina, aminoacidi essenziali. Lo stesso discorso è valevole per verdure, fagioli, soia e cereali vari. La lisina, comunque, è un aminoacido che risulta presente nel riso integrale con una percentuale che si attesta attorno al 4%. Valore sì contenuto, ma doppio rispetto ad esempio rispetto alla farina di mais o a quella di frumento. E per altri aminoacidi essenziali, come la metionina o ancora la treonina, il discorso è lo stesso. La percentuale di questi due aminoacidi essenziali è nettamente superiore rispetto a quella garantita dagli altri cereali.
Esiste una possibilità per colmare queste carenze proteiche nel caso del riso?
Detto che sia a livello quantitativo che quantitativo, il riso registra complessivamente carenze proteiche, il problema può essere risolto andando ad integrare ogni varietà di riso, da quello Basmati a quello Lido, da quello Ribe a quello Baldo o ancora da quello nero glutinoso a quello di Grumolo delle Abadesse e via dicendo, con le proteine animali, particolarmente presenti nel pesce, nei vari tagli di carne, nel latte, nelle uova e in tutti i latticini, oltre che in quelle vegetali, particolarmente presenti nei legumi.
Ciò che comunque intendiamo sottolineare è che il valore biologico dato dalle proteine del riso si dimostra di fatto maggiore rispetto a quelle del frumento e dei vari cereali. Citando i dati della FAO, le proteine del riso hanno un valore corrispondente a 69, mentre quelle del mais e del frumento si attestano rispettivamente a 44 e a 49.
Il successo degli integratori contenenti proteine di riso
Non è un caso se sul mercato, gli integratori che contengono proteine di riso stanno riscuotendo un successo molto importante. Quali sono i motivi di questo risultato ultra positivo? Diversi. Eccoli uno ad uno in carrellata.
Crescita muscolare a ritmi più celeri: assumere proteine di riso, sulla stessa falsariga di quanto si verifica per ogni tipologia di integratore proteico, favorisce la crescita della massa muscolare ed il suo mantenimento.
Di colesterolo e di lattosio non c’è la benché minima traccia
Le proteine del riso rappresentano un’eccellente alternativa alle proteine dei latticini, formaggi in primis, perché non contengono colesterolo e lattoso. Sono di origine vegetale e di conseguenza vanno per la maggiore tra gli amanti del cibo vegan. Lo stesso dicasi per coloro che hanno intolleranze alimentare.
Contenitore di aminoacidi essenziali
Le proteine del riso, in termini di aminoacidi, presentano un profilo che non si discosta più di tanto da quello della soia e del siero di latte. Sono contenuti tutti gli aminoacidi, da quelli essenziali a quelli non essenziali, fondamentali per il consolidamento della massa muscolare. La presenza di circa 24 grammi di proteine in relazione a 30 grammi di prodotto, abbinato ad un tutto sommato importante contenuto di fibre, definibile come salutare, favorisce di fatto lo svuotamento gastrico.
Assimilazione semplice
Per ciò che concerne le tempistiche di assimilazione, dato che le proteine del riso non sono di origine animale, il loro assorbimento, a differenza delle proteine casearie, risulta più veloce. Questo perché l’organismo si serve delle proteine di riso in modo più rapido se paragonate a quelle provenienti da fonti proteiche di tipo vegetale, soia in primis. Questo vuol dire poter contare su un’eccellente ricostruzione dei muscoli e su sostanziali progressi in termini di recupero.
Per ciò che concerne la produzione e la lavorazione delle proteine di riso, in linea di massima una buona percentuale di produttori agisce via estrazione, partendo dalla macinatura umida dei chicchi di riso nella loro forma intera. Fermentazione, filtraggio e lavorazione enzimatica sono tappe del processo adottato da una buona fetta dei produttori.
Qual è pertanto lo scopo primario delle proteine del riso?
Sostanzialmente, i nutrizionisti e i dietologi tendono a proporle come una fonte ulteriore di proteine, specialmente tra i seguaci di regimi dietetici di chiaro stampo vegetariano. La sua struttura ipoallergenica si rivela decisamente utile a fronte di possibili allergie, intolleranze alimentari incluse. Hai idea di quanti sono coloro intolleranti all’assunzione di latte e di altri prodotti caseari? Lo stesso dicasi per il glutine e per la soia, tutt’altro che semplice da assorbire e da sintetizzare dall’organismo.
Ma i benefici delle proteine del riso non si esauriscono qui. Dietologi e nutrizionisti ne raccomandano l’assunzione a chi non desidera ingrassare. Tenere sotto controllo il proprio peso forma, quello ideale, è una necessità. E, sotto questo aspetto, le proteine del riso si rivelano eccellenti alleate. Il merito spetta tutto al loro effetto termogenico. In cosa consiste? In estrema sintesi, nell’incremento del dispendio energetico a seguito della loro assunzione. Se questa viene effettuata regolarmente nel corso di uno dei classici pasti, le proteine del riso sarebbero perfettamente in grado di diminuire, anche drasticamente, sia i picchi di insulina che quelli di glucosio nel sangue. Se l’assunzione di proteine contenute nel riso viene ultimata a seguito di un’intensa sessione di allenamento, il consolidamento della massa muscolare e l’agevolazione del recupero dallo sforzo causato dagli esercizi sono la logica conseguenza. Inoltre, alle proteine del riso va riconosciuto un ruolo determinante nell’ottica del mantenimento della salute delle ossa, specie tra i bambini.
Controindicazioni
Al momento, assumente le proteine contenute nel riso non presenta controindicazioni. Tuttavia, per favorire la salute dell’organismo, la varietà alimentare è una conditio sine qua non. Il mettere costantemente a tavola cibi sani, nutrienti e genuini, contenenti macronutrienti eterogenei e non una singola fonte, è sempre scelta saggia. E, almeno sotto questo aspetto, le proteine del riso si rivelano assai utili. Molto più che una valida alternativa a quelle contenute all’interno dei siero di latte e della soia.
Se d’altronde, nutrizionisti e dietologi considerano il riso come un super alimento, per via della completezza delle proteine, assumerlo fa di sicuro bene alla salute. Senza esagerare, però.
Conclusioni
Quantità e qualità delle proteine del riso variano in relazione alla tipologia del processo industriale a cui i chicchi vanno incontro. Nel riso parboiled o in quello integrale, l’apporto proteico si dimostra superiore rispetto al riso brillato. Il riso si conferma alimento che è assumibile da tutti, inclusi i celiaci, perché a differenza del frumento, non si va incontro alla formazione di glutine, in grado di causare intolleranze alimentari, più o meno gravi.
Tieni sempre presente che nel momento in cui opti per l’acquisto delle proteine del riso, la consultazione delle dichiarazioni nutrizionali e degli ingredienti risulta indispensabile per capire effettivamente che il contenuto risulti costituito al 100% da proteine di riso integrale e non, come purtroppo spesso capita, con la presenza di proteine di origine vegetale, seppure in dosi minori.