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Cos’è la piramide alimentare
Proposta negli Stati Uniti nel 1992, la piramide alimentare è un grafico concepito con lo scopo di aiutare la popolazione statunitense a seguire una serie di consigli dietetici. Seguendo questo schema è possibile quindi correggere determinate abitudini sbagliate, prima che possano causare problemi.
Per interpretare correttamente la piramide è necessario partire dal presupposto che gli alimenti al vertice sono quelli che andrebbero consumati in minor quantità. Di conseguenza, più in basso sono posizionati gli alimenti, maggiori sono la quantità e la frequenza con cui andrebbero assunti.
Ovviamente per chi, come gli italiani, proviene da tradizioni gastronomiche tipiche della zona del mediterraneo, le indicazioni della piramide non sono una novità. Queste infatti non sono altro che una sorta di trasposizione del regime alimentare noto come dieta mediterranea.
Vecchia e nuova piramide alimentare: cosa cambia?
Sebbene sia sempre stata considerata un regime alimentare corretto, la dieta mediterranea è stata spesso sottoposta a nuove letture, in funzione di modelli alimentari più moderni che tengano conto dei cambiamenti delle abitudini alimentari che si sono registrati con il passare degli anni.
Modifiche che hanno inciso anche sulla piramide alimentare, che è stata rivista e revisionata per dare vita a quella che viene definita la nuova piramide alimentare.
I temi che sono stati sottoposti più di frequente a rivisitazioni e ripensamenti riguardano il ruolo dei grassi nella nostra alimentazione. Non tutti i grassi infatti hanno la stessa valenza nutrizionale. Nella vecchia piramide i grassi occupavano posizioni piuttosto elevate, prevedendo quindi un’assunzione poco frequente di questi alimenti.
Studi più recenti invece hanno chiarito che sono esclusivamente i grassi saturi quelli che dovrebbero essere consumati poco di frequente. I grassi di origine vegetale invece dovrebbero essere posizionati nei pressi della base della piramide. È consentita quindi un’assunzione quotidiana di tali alimenti.
Importante rivisitazione anche quella in merito ai carboidrati, per i quali è stata rivista la classica distinzione tra semplici e complessi. Questa differenza infatti non è stata ritenuta più idonea per compiere delle sane scelte alimentari.
Non tutti i tipi di carboidrati hanno la medesima valenza nutrizionale. Ragione per cui quelli complessi (come la pasta e il pane) sono stati inseriti nella nuova piramide nei livelli più alti, mentre nella vecchia piramide stazionavano nei livelli più vicini alla base.
Si tratta di una delle più importanti differenze tra la vecchia e la nuova piramide alimentare. Mentre in passato questo gruppo di alimenti veniva consigliato per un consumo quotidiano, oggi si consiglia si assumerlo in quantità limitate.
Piramide alimentare e i benefici di una dieta mediterranea
I benefici per chi segue la dieta indicata dalla piramide alimentare sono numerosi. Primo su tutti una bassa incidenza di patologie quali neoplasie mammarie, cardiopatie coronariche, arteriosclerosi, infarto del miocardio, diabete e tumori al colon.
Nei soggetti che seguono questa dieta si registra poi una diminuzione del colesterolo totale, con particolare incidenza per quanto riguarda il colesterolo LDL. Non solo. Con lo schema alimentare riportato nella piramide si ha una bassa incidenza di problemi come obesità e pressione alta.
Nuova piramide alimentare: le evoluzioni della dieta mediterranea
Come già detto, la nuova piramide alimentare prevede alcune differenze rispetto a quella in uso in passato. Modifiche che sono state inserite al fine di rendere la dieta proposta più salutare, sulla base sia delle maggiori conoscenze acquisite che dei cambiamenti alimentari della nostra società.
Seguendo la dieta mediterranea, come indicata dalla nuova piramide, si ottengono infatti molti benefici in termini di salute. Tuttavia assumere gli alimenti indicati non è sufficiente per seguire correttamente i principi alla base del nuovo schema alimentare proposto. Sono infatti necessarie delle accortezze che non riguardano solo quantità e tipo di alimenti ma anche selezione degli stessi, e più in generale lo stile di vita.
Di fondamentale importanza è innanzitutto l’utilizzo di prodotti locali e stagionali. È preferibile poi consumare piatti cucinati da sé invece di pasti precotti e piatti pronti. Una pratica che può aiutare a riscoprire il valore della cucina anche come attività rilassante e creativa.
A questo si aggiunge il fatto che alimenti freschi e non trasformati assicurano all’organismo il massimo apporto di nutrienti. È consigliato inoltre bere acqua naturale. Ricordiamo che l’attività fisica rimane comunque fondamentale per la salute.
Cosa prevede la nuova piramide alimentare
Ma cosa prevede esattamente la nuova piramide alimentare? Lo schema prevede:
- cereali e oli vegetali da assumere quotidianamente
- verdure da consumare ogni giorno e in abbondanza
- frutta, due o tre porzioni al giorno
- noci e legumi, che possono essere assunti da una a tre volte il giorno
- carni bianche, uova e pesce fino a due volte al giorno
- latticini una o due volte al giorno
Vi sono poi alcuni alimenti da assumere con moderazione: riso, pane bianco, pasta, patate, dolci, carne rossa e burro. Lo stesso vale per le bevande alcoliche.
Le differenze tra regimi alimentari
Quando si parla di dieta si fa riferimento ad una vasta proposta di schemi alimentari, che possono essere definiti tenendo conto delle preferenze e delle intolleranze di uno specifico soggetto, oppure messi a punto per un profilo standard. Senza contare l’importante incidenza di scelte alimentari ed ideologiche per chi sceglie di seguire una dieta vegetariana o vegana.
Prima di scegliere una dieta è consigliabile quindi valutarne con attenzione le caratteristiche, in modo da considerare pro e contro.
Dieta personalizzata
Le diete personalizzate vengono elaborate a partire da uno schema alimentare valido, come la piramide alimentare, che viene però personalizzato in base alle caratteristiche e ai parametri fisici del soggetto che dovrà seguirla.
Queste indicazioni alimentari sono quindi adatte per chi cerca una dieta da seguire nel lungo periodo. È possibile redigere una dieta personalizzata sia per perdere peso che per risolvere un problema legato all’alimentazione, proprio perché si tiene conto di numerose variabili, tra cui peso, altezza e stile di vita dell’individuo, nonché della presenza di intolleranze o allergie.
Dieta standardizzata
Le diete standardizzate invece forniscono generalmente indicazioni alimentari che non tengono conto di parametri fisici o di salute del soggetto. Spesso si tratta di schemi mirati al raggiungimento di uno specifico obiettivo. Una dieta di questo tipo può essere focalizzata alla risoluzione di un problema, che può essere la ritenzione idrica come la stitichezza o l’eliminazione del grasso addominale.
Qual è la più efficace dieta personalizzata
Sebbene non esista una dieta migliore in senso assoluto, oggi la tecnologia viene in aiuto agli specialisti nella redazione di schemi alimentari specifici. Basta il prelievo di pochi campioni di saliva per conoscere le caratteristiche ereditate dai genitori, come il grado di tolleranza dell’organismo rispetto al lattosio o la suscettibilità al metabolismo di specifiche sostanze, come gli zuccheri.
In ogni caso ricordiamo che per la redazione di una dieta personalizzata è necessario rivolgersi a medici specialisti o nutrizionisti. Solo un professionista altamente specializzato è in grado di mettere a punto una dieta valida ed equilibrata.