La dieta del calciatore vegano

Dieta calciatore vegano

La dieta del calciatore vegano è una di quelle che in ambito sportivo sta riscuotendo sempre più successo. Il motivo? Molti allenatori la introducono con l’intento di tirare fuori il meglio dai loro pupilli e di vincere quante più partite possibile.

I numeri sono chiarissimi. Quasi 5 milioni di italiani segue le mode della cucina vegetariana, evitando di ingerire carne e pesce, ma non facendosi il minimo problema di mangiare alimenti di derivazione animale: formaggi e uova su tutti. In questa fascia, il 15% ammette di seguire la dieta vegana, scartando da tavola tutto quello che comunque ha a che fare con carne, pesce e derivati animali.

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Perché molti calciatori optano per la dieta vegana?

L’assunzione di cibi genuini, quali frutta, verdure biologiche, ortaggi si rivela mossa decisiva in campo: innanzitutto, sono alimenti naturali al 100% e non presentano tracce di pesticidi. In secondo luogo, contengono molta acqua al loro interno. Di conseguenza, i suddetti alimenti idratano al meglio l’organismo.

Dieta calciatore vegano

Più che una dieta, quella in questione è uno stile di vita, dove c’è rispetto per qualsiasi forma di essere vivente.

La dieta calciatore vegano ruota tutta attorno ad un’alimentazione sana, genuina e naturale, dove l’apporto energetico deve essere così strutturato:

  • carboidrati tra il 75% e l’87;
  • proteine di tipo biologico, provenienti in larga parte da cereali e legumi, tra il 6% e il 15%;
  • lipidi, provenienti tutti rigorosamente da grassi vegetali, tra il 5% e il 10%.

Per ridurre gli stimoli della fame, in un regime dietetico come il suddetto, è opportuno optare per la merenda che separi la colazione dal pranzo e per lo spuntino che, dopo il pranzo, anticipi la cena.

A colazione, è bene privilegiare il consumo di latte di soia, avena, biscotti per l’infanzia, kiwi, gallette di riso, arance; a pranzo, è opportuno optare per piselli secchi, riso bianco, meloni; a cena, dare importanza al pane di segale, ai burger vegani, al tofu, ai mandarini e alle fette biscottate. E come condimento? Di meglio rispetto all’olio extravergine d’oliva non c’è nulla.

I vantaggi della dieta calciatore vegano?

Molteplici. In primo luogo, quello di essere in forma. In secondo luogo, l’allontanamento di minacce che possono incidere negativamente sullo stato di salute generale: abbattere in misura drastica il consumo di grassi vuol dire tenere alla larga i rischi cardiovascolari.

E gli svantaggi della dieta calciatore vegano?

Svariati. Si è calciatori in una fase intermedia della vita, dove le condizioni in genere sono ottimali. Migliorarle con una dieta rigorosamente vegana si può. Tuttavia, c’è da dire che questo regime di vita non è assolutamente indicato nelle fasi intermedie della vita: infanzia, adolescenza e terza età, oltre che gravidanza ed allattamento.

Esempio menu dieta calciatore vegano

Il bello di questo regime dietetico è che il menù, da far fare sempre al vostro dietologo/nutrizionista di fiducia, non necessita di calcoli particolarmente complessi.

Ad andare per la maggiore, oggigiorno sono i cosiddetti piatti a 6 spicchi. In cosa consistono? Il piatto viene suddiviso in 6 angolazioni, ognuno per frutta fresca, legumi, cereali, semi oleosi e frutta secca, oli e verdure. Tutto ciò di cui si ha bisogno per evitare menù ripetitivi.

Calciatore vegano e integratori

In questo regime dietetico, poi, non possono mancare gli integratori. La vitamina B12, di natura idrosolubile dato che va sciolta in acqua, è una delle più importanti, visto che è deputata alla formazione dei globuli rossi e dei globuli bianchi. Assumerne il quantitativo indicato dal tuo nutrizionista ti consentirà di difendere l’organismo da eventuali minacce di tipo infettivo.

Cosa evitare nella dieta calciatore vegano?

Dando per scontato che di derivati animali in questo regime dietetico non deve esserci la minima traccia, rispondiamo al quesito tirando in ballo lo zucchero, in quanto deleterio per il tono muscolare. Pollice verso il basso anche per le farine raffinate. Così come il grano sano e incontaminato va subito raccolto nell’ottica di un alimentazione da calciatore vegano, come si deve.

Conclusioni

E’ assai piacevole constatare come numerosi atleti, stelle presenti o del passato del calcio, abbiano optato per la dieta calciatore vegana (o quasi), al fine di migliorare il proprio rendimento sportivo, di uscire dal tunnel degli infortuni e, nel caso, di quei campioni che da qualche tempo hanno smesso, avendo appeso le scarpe al chiodo, per risolvere tutti quei problemi che subentrano, una volta interrotta la carriera da professionisti.

Tanto per fare alcuni esempi: Leo Messi: il campione argentino del Barcellona e della Selección, pur non essendo vegano ha cambiato radicalmente le sue abitudini alimentari, contattando il Professor Giuliano Poser. Il problema? Il numero eccessivo di contratture muscolari. Per risolverlo, nella dieta di Leo Messi è aumentato il consumo di frutta fresca, verdure biologiche, acqua, cereali integrali e olio di pregevole fattura. Un supercarburante, come lo ha ribattezzato il nutrizionista, perfettamente in grado di migliorare la forza muscolare dell’asso argentino. Il problema delle contratture, grazie a questa dieta tutto sommato vegana (seppur non al 100%) è solo un ricordo del passato. Di pesticidi ed erbicidi, che tanto danno causano alla salute dei muscoli, non v’è n’è traccia alcuna. Lo stesso dicasi per lo zucchero che nell’ottica della reattività e dell’esplosività muscolare, non è propriamente consigliato.

Sergio Aguero: la riduzione di carne rossa e di zucchero, è tata la mossa determinante del Kun Aguero che, nell’ultimo periodo di carriera, di infortuni ne ha avuti vari. Aver aumentato l’assunzione di frutta e verdura, in pieno stile vegan, ha contribuito ha migliorare le sue prestazioni sportive.

Gianluca Vialli e Dino Baggio: sono in molti, gli ex calciatori che, una volta finita la carriera agonistica, prendono qualche chilo di troppo. Gianluca Vialli e Dino Baggio sono senza ombra di dubbio gli ex atleti che hanno più volte risposto al quesito relativo. Optare per una sana alimentazione, dove frutta e verdura la facciano da padrone è oramai un processo effettivo, impossibile da arrestare. Entrambi hanno evidenziato come loro mister segnalassero già anni addietro che per nulla al mondo si potesse sgarrare.

A tavola, meglio non eccedere con l’assunzione di cibi insalubri. Andare in campo e mangiare l’erba sembra assumere un altro significato con il suddetto esempio.

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Nutrizionista Rossi

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