Integratori di vitamina k2

Integratori di vitamina k2

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Vitamina K2: cos’è ed a cosa serve

La vitamina K2 fa parte della famiglia della vitamina K insieme alla vitamina K1, è di origine batterica ed il suo nome scientifico è menachinone. L’importanza di questa tipologia di vitamine è stata scoperta solamente nell’anno 1997, essa viene assimilata nel colon e viene prodotta dai batteri presenti nell’intestino. La vitamina K2 presenta la funzione di dirigere il calcio nei tessuti in cui questo è indispensabile, garantendo il buon funzionamento delle proteine adibite a formare e mantenere forti le nostre ossa. La vitamina K2 elimina, in seguito, il calcio dalle pareti arteriose scongiurando la comparsa di determinate malattie cardiovascolari, ictus e demenza. Per fare in modo che essa lavori efficacemente occorre che interagisca con altre tipologie di vitamine, come la vitamina A e la vitamina D, le quali devono quindi essere assimilate con la medesima regolarità.

Vitamina K2: proprietà

Numerose sono le proprietà che la vitamina K2 apporta al nostro organismo e, tra queste, vi è anzitutto il fatto che migliori di gran lunga lo stato di salute del nostro cuore. Come già accennato la vitamina K2 aiuta a diminuire l’accumulo di calcio nelle arterie del cuore, il quale può condurre alla contrazione di diverse malattie cardiovascolari. La vitamina K2 inoltre contrasta l’osteoporosi ed è fondamentale infatti per la salute delle ossa, nonché per la produzione di osteocalcina che fa in modo di rendere le ossa molto più forti e robuste. Essa aiuta i nostri denti a migliorare il proprio stato di salute, in quanto previene la comparsa delle fastidiose carie e riduce la sensibilità dei denti. La vitamina K2 espleta un’ottima funzione antinfiammatoria oltre ad essere un valido antiossidante naturale in quanto previene la comparsa delle rughe, oltre a combattere l’invecchiamento delle cellule messo in atto dai cosiddetti radicali liberi.

Vitamina K2: in quali alimenti trovarla

La vitamina K2 non è una tipologia di nutriente che non viene trovato, negli alimenti che consumiamo comunemente, in concentrazioni molto alte e per tale ragione è abbastanza difficile reperirlo.
A questo punto la domanda sorge spontanea, vi starete chiedendo in quali alimenti trovare la vitamina K2? Possiamo subito dirvi che essa è presente, principalmente, negli alimenti di origine animale. È possibile quindi trovare la vitamina K2 nella carne, nel fegato di manzo e di maiale. Essa è presente inoltre nel fegato d’oca, nei fagioli di soia fermentati, in alcuni formaggi, nel latte, nel burro ed infine nelle uova. La dose minima che sarebbe ottimo consumare giornalmente corrisponde a circa venticinque/cinquanta microgrammi. In ogni caso assumere la dose consigliata risulta abbastanza difficile, se pensiamo che non assumiamo spesso questa determinata tipologia di alimenti. Ad oggi il cibo che presenta la più alta concentrazione di vitamina K2 è il cosiddetto Natto ovvero una pietanza, consumata in Giappone, a base di fagioli di soia fermentati con un tipo di batterio chiamato Bacillus Subtilis, il quale si trova nel tratto intestinale dell’uomo e degli animali. Esso presenta una consistenza viscida ed appiccicosa, oltre ad avere un odore ed un sapore abbastanza forte. Per quanto riguarda il formaggio la vitamina K2 è presente maggiormente nel formaggio di capra e di pecora e, in minore concentrazione, in quello di mucca. Nelle uova, invece, la vitamina K2 si trova nel tuorlo. È possibile reperire la vitamina oggetto dell’articolo nel petto di pollo e nel Kefir, ovvero una bevanda molto ricca di fermenti lattici, ottenuta dalla fermentazione del latte.

Vitamina K2: integratori

Proprio perché non è possibile reperire la vitamina K2 attraverso gli alimenti, ecco che corrono in nostro aiuto gli integratori alimentari. Basti pensare che per assumerla sarebbe necessario consumare quattro chili di carne, oppure cinque litri di latte. Come già accennato all’inizio la vitamina K2 e la vitamina D agiscono in sinergia tra loro e, per tale ragione, sarebbe meglio utilizzare i rispettivi integratori alimentari. In commercio ve ne sono moltissimi ma, per scegliere quello più adatto alle vostre esigenze sarebbe opportuno consultare il proprio medico poiché ogni caso è a se stante. In quasi tutti i casi presi in considerazione gli integratori contengono una forma biodisponibile, ovvero una quantità di farmaco introdotta nell’organismo che poi viene effettivamente utilizzata da quest’ultimo, di vitamina K2 e D3. Questo composto prende il nome di colacalciferolo, il quale è molto adeguato al fine di mantenere in salute lo stato delle ossa dell’apparato scheletrico. Per quanto riguarda il dosaggio esso consiste nell’assunzione, giornaliera, di una capsula. Il momento durante l’arco della giornata, in cui prendere la pastiglia, è a vostra discrezione in quanto può essere presa in ogni momento.

Vitamina K2: effetti collaterali

Per quanto riguarda gli effetti collaterali che comporta l’assunzione della vitamina K2, in generale, essa non dovrebbe condurre a particolari tipologie di problematiche. In ogni caso è comunque meglio fare attenzione, soprattutto nel caso in cui si prendano farmaci anticoagulanti. Evitare di auto prescriversi integratori, in generale, è sempre sconsigliato bensì è auspicabile consultare prima il parere del medico, il quale valuterà tutte le caratteristiche del caso per poi individuare il tipo di integratore giusto ed il dosaggio adeguato.

Cosa determina una carenza di vitamina K2?

Come in ogni caso gli eccessi di determinati alimenti, così come una carenza di questi ultimi, non va assolutamente bene e lo stresso ragionamento vale per la vitamina K2.
Una carenza di vitamina K2 può condurre all’insorgenza di determinate malattie cardiovascolari e di altre malattie quali l’artrosi e l’osteoporosi. Una volta passati i cinquanta anni, soprattutto per quanto riguarda le donne in menopausa, è possibile che si verifichi una drastica carenza di questa tipologia di vitamina e, pertanto, è necessario integrarla in maniera adeguata.

Vitamina K2 e l’osteoporosi

Come già detto in precedenza la principale funzione della vitamina K2 consiste nel riequilibrio dei livelli di calcio assunti tramite l’alimentazione, facendo in modo che non si riversino nel sangue e nelle arterie ma dirigendole, invece, verso i tessuti ossei. In questo modo si riduce il pericolo che si formino le cosiddette placche calcifiche nelle arterie e, nel contempo, si migliora la calcificazione delle ossa. In tal modo non si fa che ostacolare l’operato delle cellule cui è affidata la funzione del riassorbimento osseo, ovvero gli osteoclasti, e si attiva invece l’osteocalcina e cioè una proteina sintetizzata dagli osteobasti in cooperazione con la vitamina D. In tal modo si è venuta a creare una sorta di retina calcificata che si ancora sulle ossa, aumentando l’adattabilità e la consistenza di queste ultime. Per l’insieme di queste ragioni la vitamina K2 è davvero molto efficace per combattere, e ridurre, il rischio di comparsa di lesioni artrosiche e di malattie quali l’osteoporosi.

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Nutrizionista Rossi

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