Il sushi proviene dalla cucina Giapponese ed è un termine generico che indica dei bocconcini con la base di riso e chicchi corti e piccoli, aceto di riso, zucchero, sale, il tutto combinato con diverse tipologie di pesce, alghe, vegetali e uova.
Al giorno di oggi mangiare sushi in Italia è alla portata di tutti e soprattutto è diventato più che una moda, infatti in ogni angolo della città e non solo, si possono trovare ristoranti giapponesi, ma non solo ristoranti oggi giorno abbiamo la possibilità di reperirlo anche nei supermercati o grandi store di cibi surgelati. Tantissime persone, però, l’idea di mangiare pesce crudo potrebbe storcere il naso perchè in effetti i rischi ci sono e molte volte neppure si vedono.
Come viene preparato il sushi?
Il pesce che viene utilizzato per la preparazione del sushi non è fresco o appena pescato perchè il pesce deve essere congelato a -20 °C per almeno 24 ore, prima del suo utilizzo (regolamento europeo 853/2004), questo per far si che, sia il congelamento, che la cottura, uccidano i parassiti che possono essere presenti, purtropo non tutti i ristoratori rispettano la normativa del congelamento per la prevenzione. I rischi di mangiare sushi non trattato adeguatamente sono molteplici, tipo un veicolo di tossinfezioni (gastrointerite acute), oppure infiammazioni e allergie, e sopratutto come tutti sanno che nei pesci di grossa taglia si accumulano mercurio e altri metalli tossici.
Quante calorie ha il sushi?
Le calorie del sushi variano a seconda delle pietanze quindi esamineremo alcuni piatti tra i più tipici della cucina giapponese:
- california roll ogni singolo pezzo ha 35 Kcal
- dragon roll ogni singolo pezzo ha 65 Kcal
- futomaki ogni singolo pezzo varia dalle 52 Kcal alle 60 Kcal
- gunkan ogni singolo pezzo varia dalle 60 Kcal alle 70 Kcal
- hosomaki ogni singolo pezzo varia dalle 20 Kcal alle 25 Kcal
- inari ogni singolo pezzo ha 82 Kcal
- namaharumaki ogni singolo pezzo ha 37 Kcal
- soy paper maki ogni singolo pezzo varia dalle 46 Kcal alle 64 Kcal
- temaki ogni singolo pezzo varia dalle 109 Kcal alle 143 Kcal
- uramaki ogni singolo pezzo varia dalle 35 Kcal alle 37 Kcal
Altre tabelle
Sushi (1pz) | kcal | Carboidrati (g) | Proteine (g) | Grassi (g) | Grassi di cui saturi (g) | Fibra (g) | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Nigiri al salmone | 50 | 9 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 |
California roll | 42 | 6 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 |
Uramaki | 32 | 6 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 |
Hosomaki | 25 | 5 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
Temaki al salmone | 110 | 33 | 7 | 7 | 1,3 | 0 | 0,9 |
Tempura di gamberi | 25 | 1 | 0 | 3,1 | 0 | 0 | 0,1 |
Questi sono alcuni esempi di apporto calorico che ha il sushi nei vari piatti, però una porzione di sushi in media varia dalle 150 Kcal alle 183 Kcal, il che non è tantissimo se consideriamo che un pranzo all’italiana ha più del doppio di apporto calorico, le calorie sono bilanciate con solamente il 3% di grassi, il 12% di proteine e ben l’85% di carboidrati.
La preparazione del sushi è facile e il costo medio per un pasto si aggira dai 15 euro ai 20 euro a seconda del ristorante e luogo dove noi usufruiamo del servizio.
Il sushi ha un valore nutrizionale ben blanciato perchè c’è la presenza degli zuccheri complessi, delle proteine, le fibre, soprattutto gli omega 3 e omega 6, ed è ricco di sali minerali e di iodio. Il sushi non è un alimento ipercalorico, di conseguenza non fa ingrassare anche perchè ha quasi la totale assenza di grassi e oli, ma non fa neppure dimagrire, anche se la presenza dello iodio facilita ad aumentare il metabolismo, quindi nelle diete equilibrate possiamo inserire tranquillamente il sushi.