Alimenti ricchi di potassio, ecco quali ne contengono di più

Alimenti ricchi di potassio, ecco quali ne contengono di più

Potassio e a cosa serve e in quali alimenti si trova

Il potassio è un minerale fondamentale per il nostro organismo poiché coinvolto in molti processi fisiologici, tra cui la trasmissione degli impulsi nervosi e il controllo della pressione sanguigna. Non solo. Regola l’eccitabilità neuromuscolare e la ritenzione idrica. Appare chiaro quindi perché sia importante seguire una dieta che preveda l’assunzione di alimenti ricchi di potassio.

Questo minerale è contenuto in molti alimenti, ragione per cui è relativamente facile per l’uomo sopperire al fabbisogno giornaliero, che mediamente è di circa 3 grammi. Tuttavia importanti variazioni dei livelli di potassio nell’organismo possono causare disturbi anche gravi, sia in caso di carenza che di eccesso.

Potassio alto e basso: sintomi e disturbi

La carenza di potassio si manifesta con sintomi quali sonnolenza, debolezza muscolare, stati confusionali, aritmie e ipotensione. Generalmente in questi casi la cura prevede una dieta specifica, solo in situazioni di grave carenza di potassio è previsto il ricovero ospedaliero.

Per quanto attiene alle cause, un basso livello di potassio nel sangue può essere dovuto a disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia, o a condizioni come vomito e diarrea. Anche l’assunzione di diuretici può portare ad un abbassamento dei livelli di potassio. Raramente si verifica una carenza di potassio a causa di una dieta errata. La diagnosi non risulta complessa, poiché sono sufficienti delle analisi del sangue mirate.

Diversa invece la situazione in caso di potassio alto. Condizione che comporta generalmente a debolezza muscolare, crampi, astenia, dolori addominali e paralisi flaccida. Nei casi più gravi si possono manifestare anche scompensi dell’apparato cardio-circolatorio come fibrillazione ventricolare, asistolia e arresto cardiaco.

Alla base della sindrome da eccesso di potassio (iperkaliemia) possiamo trovare sia cause esogene che endogene. Sono molti i fattori che possono contribuire all’iperkaliemia, da un maggiore apporto di potassio tramite l’alimentazione ad una riduzione delle funzionalità renali.

Un eccesso di potassio può verificarsi anche in caso di chetoacidosi diabetica (grave complicanza del diabete mellito) o acidosi metabolica. È possibile inoltre che l’aumento di concentrazione del potassio sia dovuto a cause iatrogene, ad esempio la somministrazione di farmaci che contengono questo sale minerale.

In ogni caso, questa alterazione è potenzialmente letale e richiede un intervento immediato. Un livello di potassio nel sangue troppo alto infatti può portare a conseguenze molto gravi, andando a compromettere principalmente il sistema nervoso, il cuore e l’apparato muscolo-scheletrico.

A chi dovesse presentare sintomi compatibili con eccesso o carenza di potassio sconsigliamo di tentare un’autodiagnosi o di avviare diete fai da te. La diagnosi di questi disturbi è sempre subordinata ad analisi specifiche e l’eventuale dieta con alimenti ricchi di potassio da seguire deve essere redatta da un medico specializzato.

Alimenti che contengono potassio

Il potassio non viene sintetizzato dal nostro organismo. Di conseguenza per l’uomo l’unica fonte di potassio è la dieta. Riportiamo di seguito un elenco di alimenti ricchi di potassio, indicando accanto ad ognuno la quantità di minerale (espressa in mg) presente in 100 grammi.

  • Ketchup 5901 mg
  • Tè in foglie 2160 mg
  • Caffè tostato 2020 mg
  • Soia secca 1740 mg
  • Farina di soia 1660 mg
  • Fagioli borlotti secchi 1478 mg
  • Fagioli secchi 1445 mg
  • Fagioli cannellini secchi 1411 mg
  • Piselli secchi 990 mg
  • Lenticchie secche 980 mg
  • Fagioli borlotti freschi, crudi 650 mg
  • Latte di vacca in polvere, scremato 1650 mg
  • Latte di vacca in polvere, intero 1270 mg
  • Pepe nero 1260 mg
  • Albicocche disidratate 1260 mg
  • Crusca di frumento 1160 mg
  • Albicocche secche 979 mg
  • Pistacchi 972 mg
  • Ceci secchi 881 mg
  • Uva secca 864 mg
  • Farina di castagne 847 mg
  • Germe di frumento 827 mg
  • Prugne secche 824 mg
  • Minestrone liofilizzato 800 mg
  • Mandorle dolci, secche 780 mg
  • Datteri secchi 750 mg
  • Acciughe o alici sott’olio 700 mg
  • Arachidi tostate 680 mg
  • Prezzemolo 670 mg
  • Sarda 630 mg
  • Lievito di birra compresso 610 mg
  • Noci secche 603 mg
  • Aglio 600 mg
  • Patatine fritte (in busta) 1060 mg
  • Patate fritte 660 mg
  • Patate crude 570 mg
  • Patate arrosto 570 mg
  • Patate bollite, con buccia 570 mg
  • Patate cotte in microonde 570 mg
  • Frumento duro 494 mg
  • Anacardi 565 mg
  • Spinaci crudi 530 mg
  • Bresaola 505 mg
  • Petto di pollo senza pelle, saltato in padella 497 mg
  • Sovracoscio di pollo senza pelle, cotto al forno 488 mg
  • Speck 484 mg
  • Agnello cotto al forno 475 mg
  • Salame di Brianza 473 mg
  • Rughetta o rucola 468 mg
  • Nocciole secche 466 mg
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Nutrizionista Rossi

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